Cristo in Croce di Antonie Van Dyck


A proposito del Cristo in Croce di Antonie Van Dyck (olio di tela) datato 1623, Donatella Mattioli nel 1977 in occasione della mostra "Rubens a Mantova" scriveva: "Durante il suo viaggio in Italia, nel novembre del 1623, anche Van Dyck fu ospite della corte gonzaghesca ed in questa occasione pare abbia eseguito un ritratto del duca Ferdinando Gonzaga (1587-1626), meritandosi come ricompensa un prezioso collare d'oro. Questo dipinto, sino ad ora inedito, si è sempre tramandato nella famiglia D'Arco come opera di Anton Van Dyck ed in effetti presenta straordinarie analogie con il Cristo in croce del Palazzo Reale di Genova (probabilmente eseguito attorno al 1622/23) e con quello della pala di S. Michele di Rapallo dei quali ripete la potente carica emozionale. Benché l'audace slancio verticale della figura ed il raffinato panneggio del perizoma rivelino un'eccezionale maestria tecnica, gli inconsueti giochi cromatici del corpo di Cristo lasciano ancora qualche perplessità che potrebbe comunque essere fugata da un accurato esame tecnico della tela."

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