Bethany de Forest: il realismo magico delle fotografie pinhole

Frequentando la scuola d'arte a Utrecht e ad Amsterdam, Bethany de Forest ha iniziato la creazione di alcuni diorama, che ha poi fotografato. Il suo obiettivo era quello di rappresentare un mondo fatto di una realtà magica con elementi che attingono dall'immaginazione e dalla fantasia. I suoi diorama si basano sull'illusione realistica di ciò che vediamo ogni giorno. Tutto ciò sarebbe stato vano se Bethany de Forest non avesse usato, fin dall'inizio il foro stenopeico

Per chi non lo sapesse, la fotografia stenopeica consiste nel fotografare gli scenari con un foro da pochi decimi di millimetro al posto dell'obiettivo tradizionale. Questo tipo di fotografia, detta pinhole dal nome del tipo di obiettivo che si utilizza, permette di ingrandire immagini e visualizzare ciò che altrimenti resterebbe sconosciuto all'occhio umano. 

La sua ispirazione nasce da oggetti che trova in natura oppura da materiali che meglio la rappresentano. Le fotografie create da Bethany de Forest appaiono come dei veri e propri quadri surrealisti, in cui gli insetti sembrano uscire dalla fotografia stessi, i colori dei fiori, dei frutti o delle piante appaiono più brillanti, più vivi, suscitando nell'osservatore stupore e meraviglia di fronte a ciò che potrebbe essere definito un miracolo della natura.

Tra i materiali utilizzati da Bethany de Forest ci sono cera di candela (per costruire un palazzo) ghiaccio e caramelle colorate  (per costruire la casa delle bambole) ma anche zollette di zucchero e fette di carne. Il risultato è incredibilmente straordinario, suggestivo, fantasmagorico. Un realismo magico che unisce più aspetti della realtà.

Lo so che Amsterdam non è proprio dietro l'angolo, ma se avete in programma un viaggio a breve (e se vi organizzate nel miglior modo possibile) forse riuscirete a vedere le opere di Bethany de Forest alla Koch & Boss Gallery insieme a Ray Caesar, Nicoletta Ceccoli, Ciou e tanti altri artisti internazionali. 

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